sabato 12 settembre 2009

The Rotter's Club - Epilogue






...e non mi meraviglio che la gente ci fissi sull'autobus che ci porta in città come fossimo due pazzi perchè ogni cosa che vedevamo ogni volta che guardavamo fuori dal finestrino ci faceva scoppiare a ridere e lo stesso quando entrammo al Grapevine e la prima persona che vedemmo fu Sam Chase, il padre di Philip, io cominciai a ridere dalla gioia perchè erano anni che non lo vedevo, e sapevo che adesso era felice perchè sua moglie non aveva più quella relazione con la Fata Confetto, non so come ha fatto a farli smettere ma ce l'ha fatta, me l'ha detto Philip, e stava seduto al pub da solo a leggere un romanzo, nientemeno che l' Ulisse, chi l'avrebbe detto mai, e sembrava così contento di vederci, e ci offrì da bere, e ci guardò e quando Cicely andò a telefonare disse: quella ragazza è la più bella che abbia visto in tutta la mia vita, e io risposi: sì lo so, e mi fece ridere, e quando Cicely tornò al tavolo Sam ci disse: voi due siete le due persone più felici che abbia mai incontrato, e ci fece ridere tutti e due, e dopo che Cicely si fu avviata verso casa per leggere la lettera di Helen lui mi disse ancora: Benjamin, disse, non sono bravo a fare pronostici, e quello già mi fece ridere, perchè l'abbiamo notato tutti, tutti quelli che conoscono Sam si sono accorti che ogni volta che dice che non è bravo a fare pronostici significa sempre che sta per fare un pronostico, e oggi ha detto: Benjamin, non sono bravo a fare pronostici, ma questo è un giorno speciale e oggi ne faccio due, e allora ho detto: ah sì?, e lui avanti: Numero Uno, e ha alzato un dito, Numero Uno, tu e Cicely vivrete una vita lunga e felice insieme, e naturalmente mi sono messo a ridere perchè lo so che è vero, e poi ha alzato un altro dito e ha detto: Numero Due, e poi ha indicato il giornale che qualcuno aveva lasciato sul tavolo accanto, era una copia del "Sun" con una grossa fotografia di Mrs Thatcher in prima pagina, Numero Due, ha detto: quella donna non diventerà mai primo ministro, e allora tutti e due scoppiammo a ridere sguaiatamente e brindammo toccando i bicchieri e lui disse: forza, ragazzo, te ne offro un'altra, e allora mi sembrò non soltanto che Dio esistesse ma che dovesse essere anche un genio, un genio della commedia, perchè al mondo tutto è tanto divertente, tutto a partire da Sam e i suoi folli pronostici giù fino al cerchio di birra che il mio bicchiere ha appena lasciato su questo sottobicchiere verde.
Risate e paratassi.
Poche cose sono per sempre.

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