lunedì 22 marzo 2010

Cara prudenza, sei come la peste


Settembre spesso ad aspettarti e giorni scarni tuti uguali
Fumavo venti sigarette e groppi in gola e secca sete di te
Tue cartoline condoglianze "Hello bastardo, ci vediamo"
L'adolescenza che spedivi sulle mie tenebre incestuose
Ed il futuro stava fuori dalla new wave da liceale
Così speravo di ammalarmi o per lo meno che si infettassero i bar.
Novembre mio facevi freddo, la fronte a frigo e il polso a zero
Sporcare specchi era narcosi
"Potrei scambiare i miei 'le ore' con te?"
Tremavo un pò di doglie blu e di esistenza inutile
Vibravo di vertigine, di lecca-lecca e zuccheri
Vespe d'agosto in caldo sciame, per provinciali bagni al fiume
Mi pettinavo un pò all'indietro, superficiali ricreative pietà
Sabato sera dentro un buco e disco-gomma americana
Leccavo caramelle amare e primavere già sfiorite di te
E già ti odiavo dal profondo, avevo piombo da sparare
Se stereofonica posavo di imbarazzanre giovinezza lamè
E fantascienza ed erezioni che mi sfioravano le dita
Tasche sfondate e pugni chiusi
"Avrei bisogno di scopare con te"
Ascolti: 1000

mercoledì 17 marzo 2010

TI AMO E NON TI PENSO MAI


Scombussolarsi. Perdere l'orientamento magnetico e finire in Sudafrica anzichè a Southampton.
Scombussolata. Da diverse cose.
Per esempio sto diventando pazza. S'intende, quella pazzia da artista di fine secolo che ha perso anche lui la bussola, quella pazzia lì. E quindi così, passo da momenti di pazzia assoluta a momenti di apatia assoluta, da comunicazione totale a comunicazione zero. Tutto e Niente giocano a ping pong nelle mie viscere e sono sempre alla pari. Sembro un'idiota assente, giuro.Schlegel che sorvola i limiti di ragione contrapposta a passione. Sai che palle dovere pensare sempre a questi problemi esistenziali, prendere il caffè la mattina e pensare alla ragione contrapposta alla passione?! Ho la testa pesante, si capisce. La mia amata, dolce, dolcissima testolina che vuole fare Tutto bene e, alla fine, fa Niente e bene, certo!
Ma, mi comprenderete, come si può andare avanti a fare Niente per lungo tempo se il non far niente da tempi ormai immemorabili è diventato peste di fronte al dio movimento?! Non si può, non si può.
Chissà di che diavolo si tratta -dico- cosa ci porta ad arrivare a questo punto, me come gli artisti di fine secolo senza volere fare nessuna comparazione troppo azzardata nella quale risulterei inevitabilmente sconfitta e stracciata. Ma tuttavia, cosa ci porta a stare così, a radicalmente essere? Suvvia, che la risposta poi alla fine la si conosce benissimo, ma sembra ben poca cosa, tanto da ritenere opportuno lasciarla riposta sulle stelle più lontane, insieme alla verità.
E quei desideri di fama che si consumano in quattro mura solitarie costruite con cemento, mattoni e fantasia?! Tutto mi fa venire in mente la notte. Le notti profonde, intricate, con siepi costruite geometricamente che non ti facevano trovare il centro. Le notti con la paura di perdersi tra quei cespugli verdognoli e consumare lacrime per nulla. I miei occhi che erano blu, i miei baci che erano blu. E stavi diventando blu anche tu. No, tu preferisci non correre il rischio. Tutto mi fa venire in mente la notte. Tu a centosettantasette chilometri di distanza mi dicevi 'Ciao carissima amica mia, come stai?'. Io a centosettansette chilometri di distanza dalla parte opposta appoggiavo la testa sconsolata allo schermo sorridendo di circostanza e sperando che quei chilometri sparissero nel nulla, tutti quanti. Non volevo che ci restasse un centimetro ed ecco la risposta.
Chissà che sarà, come potrebbe essere stato, come si usa il condizionale passato. E comunque tutto è cambiato e fanculo. Anche se adesso ancora è notte e ancora ci penso.
Come non tenere conto-rifiutare-allontanare più o meno volontariamente tutti quelli che mi stanno dietro, e che mi si complimentano, e che mi dicono 'Ma che begli occhi che hai' anche se non ascoltano Dente. Come io diventare tutto a un tratto stronza perchè invece voglio chi dietro non mi sta.
Poi mi viene da chiedermi se tutte le luci spezzate come te. Se tutte le cose sbagliate come te. Se tutti poi vanno a Parigi e fanno l'amore nella camera di qualche hotel come mandrilli squamati. Se.
In fondo mi piace radicalmente essere. Devi essere come un ghepardo feroce che si appresta ad addentare una leggiadra gazzella. In Sudafrica.


sabato 13 marzo 2010

I'm ready, I'm ready for the floor


JOEL : I can't see anything I don't like about you.
CLEMENTINE: But you will, you will think of things and I'll get bored with you and feel trapped because that's what happens with me.
JOEL: Ok.
CLEMENTINE: OK??!!
JOEL: Yeah, that's ok.
. .
_

sabato 6 marzo 2010

La grande girandola rossa di Kagashi


Sapete cosa mi sconfinfera davvero?
I capelli di Clementine, quando li ha azzurri. Anzi, per essere precisi, colore SFACELO AZZURRO . Diamine, sono grandiosi. Io per esempio adesso li ho MINACCIA ROSSA, ma penso che forse sarebbe più appropriato tingerli di FIFA BLU, perchè in fondo 'la personalità sta tutta in un tubetto di tintura'. O RIVOLUZIONE VERDE.
Poi mi sconfinfera il fatto che riesce a cancellare Joel dalla sua mente come se niente fosse grazie a quella grandiosa e geniale azienda che purtroppo non esiste nelle nostre miserrime vite non-da-film. Lacuna Inc.
Mi sconfinfera il caffè non appena adempie al suo effetto risveglio, mi dà l'illusione di essere potente per circa un quarto d'ora/venti minuti, in questo breve arco di tempo mi viene l'immotivata certezza di essere in grado di poter fare tutto, anche lo sciopero della sete come si deve, meglio della Bonino.
Mi sconfinfera il verbo sconfinferare, che cerco ultimamente di infilare ovunque sia possibile quando si tratta di essere occupati in una conversazione di livello medio-basso tendente al basso. Certo, sarebbe per esempio fuori lugo durante l'esame di letteratura russa dire: "A Gogol più di tutto sconfinferavano i bassi corporei". Non so bene perchè, ma è opinione comune e accettata, che starebbe poco bene in quel contesto.
Mi sconfinfera il sabato pomeriggio passato a pensare a queste stronzate, io e la mia lista di futili attività a cui dare un senso e pensare al verbo 'sconfinferare'. Pensate, un mondo dove regni il non senso nel modo più demenziale possibile, a lungo andare diventerebbe patetico senz'altro, ma sarebbe da provare, non so possibilmente per qualche giorno o giù di lì. Tipo Tim Burton, che fà fare ad Alice questa cosa strana di pensare ad almeno sei cose impossibili prima di fare colazione, un invito ad allenarci per rendere possibile questo insensato progetto.


You know me, I'm impulsive!
Joel invece non lo era, forse si era svegliato solo un pò depresso.

venerdì 5 marzo 2010

Canterai per me


Alchool. Company.
I need to reasdjust from this place of dust
Let's go out tonight.
We're supposed to get through almost everything.
Exciting.

giovedì 4 marzo 2010

Resta là. Non ti muovere, mi raccomando



These violent desires have violent ends.
And in that triumph die, like fire and powder
Which as they kiss,
consume.
William Shakespeare

martedì 2 marzo 2010

Ora ridi. Dietro lenti oscure riderai.


Non ti amerò domani
Ho atteso per tanti giorni nuda, con il tuo nome
scolpito sulla mia fronte, che ho dimenticato
gli inverni, l'azzurro, le rose.
Juana Castro
Però oggi sembra non finire mai.

GIRLFRIEND IN A COMA. MUSICA DEGLI SMITHS.



lunedì 1 marzo 2010

LOW PROFILE

Mi dici che non è uno strazio anche se i palchi sono troppo alti, sono edifici antisismici in una bufera. e se ti ricordi di me perchè ti fa male la bocca. gli ombrelli sfasciati attiravano la nostra attenzione ma erano invendibili. un detergente intimo per dimeticarti di tutto. Che anche se sei diventata una donna bionica ti si arrugginiscono le guance. i rosari appesi agli specchietti retrovisori non so se funzionano. In poche parole volgari, mi capita raramente di pensarti. Chi sarà di noi la memoria dei viaggi in macchina ascoltando Vinicio Capossela. sarai un monumento nelle mie viscere. darò il tuo nome a migliaia di piazze e a milioni di vie. La materia grigia nelle betoniere e misurare col sismografo il rumore di frizione che sfrega o i nostri cuori che tossiscono, come per attirare l'attenzione. La melodia che hai composto andando via. Sorvoleremo ancora i falchi e i camion nella periferia di Siena, non andremo ad abitare a Berlino. però forse nuoteremo a rana nei canali di scolo di Venezia e poi ci faremo ricoverare nella stessa stanza. non moriremo tra le braccia di questa città. Mi hai scritto una cosa stanotte che l'ho letta quando mi sono svegliato. Ogni tanto ti piace spedirmi contro i tuoi aerei strappalacrime di carta riciclata. A volte pensi che siamo come quegli animali dei documentari che non si capisce mai se si stanno massacrando o stanno facendo l'amore.
V.B.
pagina sessantacinque

Ricomincio da qui, da un'effimera illusione. Com'era?!




GET ME AWAY FROM HERE I'M DYING
GET ME AWAY FROM HERE I'M DYING
GET ME AWAY FROM HERE I'M DYING
GET ME AWAY FROM HERE I'M DYING
GET ME AWAY FROM HERE I'M DYING
GET ME AWAY FROM HERE I'M DYING
GET ME AWAY FROM HERE I'M DYING
GET ME AWAY FROM HERE I'M DYING
GET ME AWAY FROM HERE I'M DYING
GET ME AWAY FROM HERE I'M DYING
GET ME AWAY FROM HERE I'M DYING
GET ME AWAY FROM HERE I'M DYING
GET ME AWAY FROM HERE I'M DYING
GET ME AWAY FROM HERE I'M DYING
GET ME AWAY FROM HERE I'M DYING
GET ME AWAY FROM HERE I'M DYING
GET ME AWAY FROM HERE I'M DYING
GET ME AWAY FROM HERE I'M DYING
GET ME AWAY FROM HERE I'M DYING
GET ME AWAY FROM HERE I'M DYING
GET ME AWAY FROM HERE I'M DYING
GET ME AWAY FROM HERE I'M DYING
GET ME AWAY FROM HERE I'M DYING
GET ME AWAY FROM HERE I'M DYING
GET ME AWAY FROM HERE I'M DYING
GET ME AWAY FROM HERE I'M DYING
GET ME AWAY FROM HERE I'M DYING

Portami via da qui. Lontano dai bicchieri che si spaccano e dalle orecchie che sanguinano. Portami a Parigi. Portami di fronte al Sacro Cuore e dimmi che va bene. Dimmi che mi ami almeno un pò come io amo te.

I COULD ONLY MAKE YOU CRY WITH THESE WORDS.
I'M DYING.