lunedì 23 maggio 2011

domenica 22 maggio 2011

Correnti e tendenze


You know, communication is important.

I TEMPI IN CUI L'ONORE DI UN UOMO SI MISURAVA COI DUELLI

" A pensarci, perchè viviamo? Soltanto per soddisfare i capricci degli altri e stare in eterna schiavitù! George Sand ha quasi ragione. Che cos'è adesso la donna? Una creatura senza volontà, un giocattolo per le passioni e i capricci degli uomini. Soggetta a un mondo di giudici e indifesa nel mondo, deve nascondere la fiamma dei suoi sentimenti, o soffocarli nel fiore della sua giovinezza. Che cos'è la donna? Fin dall'adolescenza la si adorna come una vittima per venderla con profitto. La si accusa di amare soltanto se stessa e non le si permette di amare gli altri. Nel suo petto talvolta si agita la passione; la paura e la ragione scacciano quei pensieri e se in qualche modo, dimenticando il potere del mondo, ella lascia cadere il suo velo e si abbandona con tutta l'anima ai suoi sentimenti, addio felicità e serenità. Il mondo è sempre lo stesso: non vuole conoscere segreti; dall'apparenza e dall'abito valuterà l'onestà e il vizio, ma non sopporterà offese alla decenza e sarà implacabile il castigo... (Prova a leggere). No, non riesco a leggere... Mi ha turbata tutto questo ragioonare: lo temo come un nemico... e ricordando ciò che è stato, mi meraviglio di me stessa."

Così ragionava la Baronessa Stral all'inizio dell'atto II di quel "Un ballo in maschera" scritto da quel Lermontov cui fatale fu il colpo di pistola sparato dal nemico in duello. Giovane e tormentato, un pò come definì una volta sè stesso il mio caro vecchio professore di filosofia. Solo che lui, ecco, non ha fatto nessun duello e neanche, penso, si sia mai avvicinato a tale remota possibilità e in più assomiglia al commissario Winchester dei Simpson.

Tempi moderni di Charlie


FOLCO: Quante ne sono successe in quegli anni!
TIZIANO: Era un interessante momento storico. Noi eravamo a New York nel '68. Parigi infuocava, c'era la rivoluzione per le strade, Cohn-Bendit, scontri fra studenti e polizia tutti i giorni. Lo slogan era "La fantasia al potere!" Sai, per un giovane questa era una grande ispirazione. E' quello che oggi manca. Ho una certa compassione, una certa commiserazione per i giovani che non hanno niente in cui credere, che non hanno un ideale per il quale impegnarsi, tanto che si rivolgono al calcio, alla moda, al motociclismo, allo sport. Ora, tu puoi immaginare che l'anima di un giovane, le speranze di un giovane debbano essere legate all'amore per una squadra di calcio? C'è qualcosa che non torna. Pensa invece che allora c'erano quelli legati dall'amore per Che Guevara! Poi puoi giudicare se il Che fosse un politico giusto o sbagliato, ma c'era qualcosa di grande in lui.
FOLCO: Per il suo impegno sociale?
TIZIANO: E perchè cercava la giustizia. Dovunque guardavi vedevi che il mondo era ingiusto, ingiusto. Allora l'idea che qualcuno lottasse contro queste ingiustizie era affascinante.
da LA FINE E' IL MIO INIZIO

Quella volta al liceo quando ci fecero guardare 'I diari della motocicletta'

TIZIANO: L'America era un paese orribile agli occhi dei giovani come me. C'era già la guerra in Vietnam. L'America era tutto il contrario di quello che sognavamo. Non devi poi dimenticare che io sono cresciuto col Che, con Che Guevara.
FOLCO: Ah, erano quei tempi lì?
TIZIANO: E col mito di quel barbone, avvocato di buona famiglia...
FOLCO: Fidel Castro?
TIZIANO: Sì, che guida una banda di scalzacani contro la superpotenza americana che appoggiava il dittatore Batista. Lo rovescia e dichiara Cuba una Repubblica socialista. Interessante, no?
E ancora più interessante era quest'altro che credeva nella rivoluzione permanente e la voleva portare in tutta l'America Latina, lui che era argentino. Finisce la rivoluzione di Castro, Castro lo fa ministro, ambasciatore, tutto quello che vuole. Invece il Che riparte con un fucile in spalla e quattro compagni a liberare l'America Latina, dove ogni paese aveva un dittatore sostenuto dagli Stati Uniti. Sai, è per questo che i ragazzi ancora oggi, senza saperlo, hanno la sua faccia sulle loro t-shirt. Quello era un eroe! Poi la sua morte è diventata una saga. Uscirono i suoi diari. Erano la cosa più commovente che tu avessi mai potuto leggere, i diari di Che Guevara. E noi siamo cresciuti con questi eroi.
Scusa, Folco, devo smettere. Vado a letto, oggi non è giornata.
FOLCO: Smetti, smetti. Dopo si ripiglia il discorso.

da LA FINE E' IL MIO INIZIO

domenica 8 maggio 2011

Hues of endeavours

"Trust me, dear.
Living without you is just like living in hell.
Hey up there, am I living in hell?
You are nothing, but sketchy sketchy
and I'm nothing, but madly in love with you."
"Hello, hello, how low?"
"In the midnight hour, oh fuck this"