domenica 20 gennaio 2013

homage a james j.

Vi sono persone innamorate, ma non esiste l'amore. Vi è soltanto l'atteggiamento individualmente mutevole  che le singole persone assumono nelle loro vite. Nelle loro opere d'arte di vita schifida ma bella che si ritrovano. Forte.
A furia di leggere Irvine Welsh inizierò a farmi di eroina. Scherzo, ma dai?! Ho la moralità ben piantata peggio delle radici di un acero canadese secolare. Forte anche questo.
Sono piena di discorsi con me stessa e con un paio di altre persone con cui mi è possibile ancora farli, dicono che certe case editrici magari...mah, una vita basata sulla viscion di film e reviscion of buks. Se ho un problema che è proprio volgare ma non è uno di quei tipo di problemi che si risolvono come si risolvono quelli delle elementari che se hai cinque caramelle e due te le ruba il tuo compagno di banco quante te ne rimangono e a quanto ammonta la tua amarezza, bhè quanto ammonta la tua amarezza sì, li scrivo nel mio taccuino degli E VA BHE' e ci pongo una pietra sopra come Pietro aveva fatto con la Chiesa occidentale, che Dio l'abbia in gloria.
Parliamo di cose belle, parliamo del tuo uomo. No dai sul serio non diciamo cazzate, torniamo a Dublino, riprendiamo Berlino, è vero, è verisìmo, un'idea fissa può essere la canzone di Guccini che mi sballonzola in testa "Vedi caRa, è difficile spiegaRe, è difficile paRlare dei fantasmiii di una mentee", ma l'amore non è mica un'idea fissa, tra soci vengono fuori certe chiarezze, come mettere lum+ allo schermo del computer. 
E VA BHE'. Si può essere anche coglioni innamorati, non essere paghi e innamorati pur tuttavia.

ma cos'è che ti agita?? io non è che sono agitata, a me sta solo sul culo la solitudine e il fatto che però la maggior parte delle persone che ho intorno mi stanno sul culo



Jack White non mi piace



....tutti, come me, dicevano che sentono la tua mancanza. PER FAVORE possiamo riavere il nostro vecchio Mark?
Stai bene.
Un caro saluto
Hazel xxxx

Il vecchio Mark? E chiccazzo sarebbe?

Ma con la penna e il taccuino bianco, qui a non fare altro che guardare fuori, non mi sono mai sentito così concentrato e vivo. Era quasi uguale quando scrivevo le tesine all'uni, ma adesso è diverso. Invece di costruire fatti da sviluppare, contestarli e alla fine formulare un'ipotesi, scrivendo nel giornale a ruota libera cose personali su me stesso mi sento di arrivare più vicino a una specie di autenticità. Quando scrivi puoi usare la tua esperienza, ma staccandola da te stesso. Afferri certe verità. Altre le metti assieme. Gli episodi che inventi riescono a chiarire e spiegare non meno, anzi a volte di più, di quelli che sono successi davvero.
Poi ritorno sull'Ulisse. Se riuscirò a uscire da questa merda di posto, sarà tutto merito di James J.: è troppo bello chiudersi dentro la sua Dublino, un giorno o l'altro ci vado, a Dublino, e verifico.

Irvine Welsh, Skagboys

zen, grigio, taccuini, changes di david bowie, stop making sense, diete detox, leggere leggere leggere e fanculescion a tutti

venerdì 11 gennaio 2013

SKAGB.



Era penoso. Io ero penoso. La gente mi scansava. Ero passato dall'essere considerato uno arguto e simpatico, a un cinico palloso: freddo e caustico. Mi nutrivo di antipatia. Non c'era niente di buono o normale o comune che non volessi mettere in ridicolo. Criticavo tutto quanto, ed ero un critico della peggior specie, di quelli che la bile che sputano vien fuori fino all'ultima goccia dal loro senso di fallimento e sfigataggine, che si solleva tipo il vapore dal piscio di un tossico.

giovedì 3 gennaio 2013

l buoni propositi del nuovo anno #2



Sono convinta che gli anni, nel loro susseguirsi, siano più o meno circolari.
Dunque cambiamenti a grande scala: fatalmente impossibili. Si procede come lumache, come puttane senza più marciapiedi, ma questa, sì, era di Emil Cioran.
L'anno scorso a quest'ora scrivevo versi di leopardiana liricità disturbata dall'avvento della psicologia. Scrivevo:

Amami subito e fanculo le attese
Amami nonostante le disilluse circostanze
e Freud, il viennese.

Si arriva al primo dell'anno stanchi, spenti, fiduciosi nelle persone come una iena lo è che un'altra iena le riservi la parte migliore della carcassa, incazzati poi. 
Soprattutto incazzati per il coraggio e il successo che mancano (?) e perché le persone attorno a noi sembrano sempre un po' più felici e i social network straripano di loro foto mentre limonano.
Gli altri limonano su facebook e io credo solo parzialmente alla felicità, dunque non è che mi crei invidia il loro copulare mediatico che sigilla la loro unione e mostra tutti gli itinerari dei loro viaggi di coppia.
No, mi chiedo solo perché non siano un po' più incazzati anche loro.
W. S. Burroughs uno di noi. Più o meno.

martedì 1 gennaio 2013

I buoni propositi del nuovo anno


Realistic goals that you can keep!
1- La dieta detox come Gwyneth Paltrow.
2- Ridipingere le pareti di bianco e glicine
3- tre...
Risolvere certi problemi volgari che ci tormentano da parecchi anni. Nuove prime volte. Signorina Primavolta. Quando uno non fa altro che ascoltare quei tre con le maschere da scheletro ultimamente. La sensazione di essere pronti e ben disposti verso le "prime volte".
Spesso non ho idea di quello che dico o dei gesti che compio, colpa dei nervi. Dico e faccio cose che non penso a causa dei nervi credo. Da quasi qualsiasi punto si guardi la faccenda, neanche a me piace molto.
Non ne posso più di mandare avanti la vecchia baracca, se solo si riuscisse davvero a cambiare, a evitare la Noia, a smettere di essere abitanti del ventesimo secolo. Mi piace la Pulizia, c'è quell'atteggiamento laforguiano di misurare il circondario con dei parametri di Pulizia, oltreché strappare pezzi di tappezzeria da inviare a mia sorella. Spesso la Pulizia è faticosa e si passa per la Sporcizia, ma a tutto c'è un limite, questo è certo, non importa se senza ragioni. C'è un altro atteggiamento, fitzgeraldiano, di preoccuparsi del coraggio. Preoccupati del coraggio (figlia mia), non preoccuparti della public opinion, del past, del future, del growing old. Bold. Mi piacerebbe leggere molta più poesia così da sapere più di quello che so solo vagamente, volgarmente, mi piacerebbe davvero, dio solo sa perché non lo faccio, perché mi perdo. C'è un certo atteggiamento verdenaliano del non avere attitudine verso l'azione e quando comunque ci si prova la si distrugge con l'analisi. L'analisi, un problema volgare che proprio... A quel punto c'è da tornare all'atteggiamento fitzgeraldiano del preoccuparsi oltre che del coraggio che già da solo è una fatica di Ercole da coltivare, anche dell'efficienza. Figlia fortunata. Anno fortunato, il duemila e credici.

Ah, poi c'è la canzone anti jella.