mercoledì 16 dicembre 2009

.ci disfano i letti.

Cosa non riesci a provare, o credetemi, cosa non riesci a provare quando. quando si sta così. felicità che assomiglia a reazioni chimiche unite a note urlanti gli urli e il silenzio a te, te che ascolti. Vasco Brondi. che la chitarra tace e lui è disperato:"Cosa racconteremo ai figli che non avremo di questi cazzo di anni zerooooooooooooo?". Poi c'è quella che probabilmente nel mondo di Hansel e Gretel era stata messa lì solo per te, per te che non ascolti. ma no non è per te. chi se ne frega c'è quella felicità. quella flessibilità che si va a cercando a passi falsi per la via. fanculo il resto. fanculo l'amicizia. Note, note, note, forti, laceranti, nell'orecchio sanguinante, solo note.
i libertini sono stati degradati tutti, non venitemene a parlare. loro, sì, sono stati biodegradati. precisamente quando è uscito il primo album degli Strokes e poi la cosa è diventata una mania che adesso sta degenerando nel mainstream. trovo orrido. poi se peer caso qualcuno si chiede: ma come mai questo? cosa lei sta precisamente scrivendo? capitelo. questo è per la precisione lo stream of cosciousness, sì, quella che a differenza della biodegradazione dei libertini è nata ben prima del primo album degli strokes. no quella è nata supperggiù con James Choice. sapete che la mia scrittura degli inglesi in questo momento sarebbe constatabile. comunque questo è stream of c. perciò non meravigliatevi, non alzate gli occhi al cielo per queste frasi totalmrnte insulse piene di errori grammaticali e sintattici. questa è la vita. con le cose più belle sotto agli occhi e non ce ne accorgiamo. però giuro che quest'ultimo concetto lo penso veramente, l'unico di tutta le cazzate che ho scritto sopra, a dispetto della felicità.. dio sono qui, qui. in tasca.

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