lunedì 22 febbraio 2010

Strano sangue


Avrei tante cose da fare, una lista infinita. Ma non ho assolutamente voglia, non so da dove inziare. E poi c'è Facebook, sì, soprattutto questo. E poi sto anche ascoltando quest'album, che suppongo sia piuttosto recente: Odd Blood degli Yeasayer. Musica vagamente elettronica che ricorda in diversi punti Kid A dei Radiohead, capolavoro. Questo un pò meno, sarà che fin dalla prima traccia 'The children', mi sono spaventata un pochino per quest'atmosfera lugubre e quindi basta, mi sono presa male, però andrò avanti ad ascoltarlo fino all'ultima, sono a 'Love me girl' e devo arrivare fino a 'Grizelda'. Ma fondamentalmente chi-se-ne-frega, penserete, e avete perfettamente ragione!

DOMANI SARO' PIU' VERDE. Questo verso l'ho sentito per la prima volta lo scorso anno, sarà stato metà aprile circa, ed ero senza dubbio nell'aula 211 di Festa del Perdono, luogo che ogni anno partorisce nuove geniali, folli o forse no menti coronate. Prima o poi spero di venire partorita anche io, nonostante i miei ritmi lumacheschi dell'ultimo periodo, ma va bhè DOMANI SARO' PIU' VERDE. E' Marinetti che lo scrisse, quello stesso Marinetti vagamente fascista, che un giorno in sella alla sua bicicletta venne fatto cadere in un fosso da una delle nuovissime macchine in circolazione del secolo ai suoi germogli e in quel momento capì che doveva inaugurare qualcosa di nuovo, qualcosa che celebrasse la modernità, la velocità nel suo divenire. Così, in un fosso, sporco di fango.
Non ricordo neanche più il titolo della poesia a cui questo verso appartiene, ricordo solo che eravamo già nel momento del verso libero e c'erano tutte queste frasi che in modo del tutto illogico e a-razionale pretendevano di raccontare le fasi della guerra dell'Italia in Africa, cose del tipo che leggendole ti veniva da dire WHAT THE FUCK?!
Ma anche in questa intricata matassa, chiaramente, ci stava un filo da seguire, un' idea precisa sottesa, così come questo DOMANI SARO' PIU' VERDE. Ideologie a parte, non mi è mai interessata più di tanto la poetica dei futuristi, forse sono le innovazioni tecniche che più di tutto mi hanno colpito. Però dire modernità significa dire 1900, e in quell'anno, in quel preciso anno, uscì 'L'interpretazione dei sogni' e quest'opera cambiò tante cose. Freud in generale fece cambiare diverse cose, punti di vista, gnoseologie, finestre da cui guardare il mondo e se stessi. E mi viene da pensare, detto ciò, che se tanto mi rimase impressa questa alla fine così insignificante e banale frase DOMANI SARO' PIU' VERDE, ci dev'essere pure un qualche motivo.

Avrei tante cose da fare, una lista infinita, ma non ho assolutamente voglia.

Obs WL
Monique

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