venerdì 26 febbraio 2010

L'uomo è generoso della parola IMBECILLE


Listen and repeat.
Pay attention. Cause you have not been paying attention.

Ma non è questa la sorte, e ben altro è il destino dello scrittore che osa evocare alla luce tutto quelo che abbiam sempre sotto gli occhi, e che gli occhi indifferenti non percepiscono: TUTTO IL TREMENDO, IRRITANTE SEDIMENTO DELLE PICCOLE COSE CHE IMPASTOIANO LA NOSTRA VITA, tutta la profondità dei gelidi, frammentari, banali caratteri di cui ribolle, amaro a tratti tedioso, il nostro viaggio terreno; e colla salda forza dell'implacabile cesello osa prospettarli ben in rilievo e in limpida luce agli occhi del mondo! [...] giacchè non riconosce, il giudizio contemporaneo, che sono allo stesso titolo mirabili le lenti che contemplano i soli, e quelli che rendono i movimenti degli invisibili microorganismi; non riconosce, il giudizio contemporaneo, che grande profondità di spirito occorre a illuminare una scena tolta dalla vita vile, ed elevarla a perla della creazione; non riconosce. il giudizio contemporaneo, che l'alto ispirato riso è degno di stare a paro coll'alto impeto lirico, e che un abisso lo divide dalle smorfie del pagliaccio da fiera! Non riconosce questo, il giudizio contemporaneo, e tutto inscrive a carico e a rampogna del misconosciuto scrittore: senza consensi, senza echi, senza simpatie, egli, come il viaggiatore senza famiglia, si ritrova solo lungo la strada. Aspro è il corso della sua vita, e amaramente egli sente la sua solitudine.

N. V. Gogol
Anime Morte
(I, 7)

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