lunedì 26 ottobre 2009

1.9.9.6.

La notte è fatta per dormire. Non per vagare inquieta tra quattromura e cuffie nelle orecchie. Tuttavia. Non faccio apposta a non dormire, domani mi dovrei svegliare alle 6.20, bere caffè, prendere treno Asso-Milano, metro direzione Rho-Fiera 2 minuti e ricominciare a fare le cose che si cominciano al lunedì e finiscono il venerdì. Manca un'ora e un minuto alle 6.20, questo non mi consola. La notte è stata fatta per pensare a certe frasi senza senso che mi riempiono la testa e la intasano peggio della provinciale a Monza la domenica quando gioca l'Inter o il Milan. Prima o poi li elimineranno quei tre semafori e ci costruiranno coreografiche rotonde su cui andremo a piantare i semi delle nostre piante tropicali. Non è ancora abbastanza buio fuori dalla finestra per convincermi che devo riposare i miei begli occhietti spenti. E Facebook mi fa venire la Nausea, mi fa pensare alle coincidenze che poi esistono solo nella mia fantasia, alle coincidenze che mi invento io, lui nato da una coincidenza e diventato così importante c'era scritto in un libro di Milan Kundera. e ci sono tutti quei link che le persone pubblicano coi cuoricini, amami, ti voglio, ti abbraccio, mi manchi, non puoi capire quanto ti desidero. originali. quelli davvero se ne vedo ancora uno vomito. E poi vengono a dire a me che sono egocentrica, bhè...
La notte è fatta per entrare in simbiosi con la mia ombra sulla parete cerulea adesso un pò grigiastra.

In fear every day, every evening. He calls her aloud from above, carefully watched for a reason, pain's taking devotion and love. Surrendered to self preservation from others who care for themselves. A blindness that touches perfection, but hurts just like anything else.
Isolation, Isolation, Isolation


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