giovedì 10 febbraio 2011

We're going to be friends (dei White Stripes che si sono sciolti)


Comunque,
ho letto quest'intervista del tale Luca Bianchini, scrittore che ha anche questo blog, prima non ne avevo mai sentito parlare.
Ad ogni modo, a quanto pare Luca Bianchini ha appena scritto un nuovo libro che si chiama "Siamo solo amici" > Mondadori, pagg.290 euro 19, per essere completi. Io sono un pò masochista e mi interessano sempre terribilmente questi argomenti futili. Infatti mi è piaciuta quest'intervista e ne riporterò degli stralci:

"Siamo solo amici è un'affermazione terribile"
E' una frase subdola e violenta, finta amichevole, che dietro ha un mondo. Di un amico non lo dici mai. Dirlo è già un'ammissione di colpevolezza. Questo titolo mi è venuto in mente un sabato pomeriggio nella mia casa romana, che chiamavo "la roulotte" perchè ne aveva la metratura. L'ho scritto su un Post it e ogni tanto me lo guardavo e pensavo: Madonna, che bello.

" E' una frase che cerca di chiarire delle ambiguità e nella storia ce ne sono"
Le amicizie sono spesso degli amori mancati. Per esempio si racconta poco della gelosia in amicizia, e invece è una componente fortissima. L'ambiguità mi piace, mi piace quello che esiste, ma non si può dire, le complicità che fanno sì che tu sai che quella persona ci sarà sempre in modo speciale."

"Nel libro qualcuno dice: Non importa come hai vissuto, ma come va a finire la tua storia."
Io ci credo davvero. In questo libro volevo raccontare di come c'è sempre tempo, che del tempo non bisogna avere paura, così come non bisogna averne delle cose che pensi siano troppo lontane da te: vale sempre la pena di andarle a vedere: la verità è sempre sorprendente. Forse questa curiosità mi viene dall'essere nato a Nichelino, nell'hinterland. Di giorno andavo all'università e stavo con gente che mi assomigliava, ma la sera, nella palestra del mio paesone, c'erano tipi assurdi, ma io stavo bene anche con loro. Mi sento fortunatissimo ad essere cresciuto così. A prendere l'interregionale di seconda classe per andare a Milano e poi, la settimana dopo, magari essere per lavoro in un albergo a cinque stelle, e fare le foto col cellulare, rubare i campioncini."

etc.

ciao.

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