giovedì 14 luglio 2011

CALDO. 1901.


In estate, si sa, fa caldo ed è difficile ricominciare. Bisognerebbe almeno riprovarci da Settembre.
In estate, si sa, fa caldo e Fiumani diceva che era coraggioso persino far l'amore dietro quelle persiane chiuse. Ma da giovedì prossimo avrò un condizionatore anche a Milano finalmente.
Comunque quest'estate a me va già fondamentalmente bene così com'è. Non fosse altro che questo weekend mi sfonderò da oggi a Domenica con litri di alcool tra mille feste su montagne e laghi, in più ho saggiato la potenza della Natura ferma per strada chiusa dentro una macchina sballottata da una tempesta di quelle che si vedono nei filmati di Piero Angela "Ricordati quel che ti dico: quest'uragano non passerà senza che succeda qualcosa. Te lo dico perchè lo so. O qualcuno commetterà un assassinio o una casa brucierà: vedrai; guarda tu stesso che colore straordinario!". E a proposito di certe esperienze, ho letto per la prima volta in vita mia la lettera che Dostoevskij scrisse al fratello subito dopo aver saputo che gli era stata condonata la pena di morte e ho pianto perchè era molto bella, l'ho letta una seconda volta e ho pianto di nuovo perchè l'ho trovata veramente bella e poi, niente, alla terza ho smesso. In più ho vissuto un'esperienza simile a quella di San Paolo sulla via di Damasco, solo che il cristianesimo centra poco e non ero su un cavallo, bensì su un treno afosissimo di Trenitalia coi sedili che pungono la pelle. In più ho abbracciato con sincero affetto Matt Berninger, tutto sudato, mentre in uno dei suoi ordinari momenti di schizofrenia live si è gettato tra la gente a cantare e mi è passato accanto, nel più bel concerto che si è visto in Italia quest'anno, che poi non mi piace fare di queste uscite, però questa volta è vero quindi lo dico. Per non parlare del legame con la terra che sto sviluppando in questi giorni spinta da non so quale anelito di 'contadinaggine', magari sono solo le influenze letterarie, 'lo sa il diavolo', però è appagante e poi il diabolico piano che prima di arrivare alla menopausa ho l'obbligo morale -oltre che di finire Guerra e Pace accantonato sullo stesso punto ormai da anni a causa del francese- di andare almeno una volta nella vita al Glastonbury Festival e fare almeno una volta nella vita la Transiberiana, amen (magari imparare un pò anche il francese). E altre cosucce carine, un paio di occhi che ti tolgono il fiato per un attimo.

"Guarda un pò che predica ci ha fatto! C'è proprio da stare a sentire, non c'è che dire! Bisogna proprio pensare ch'è vicina la fine del mondo, dal momento che sono apparsi simili maestri. Se un uomo d'età ragiona in questo modo, che si può pretendere dai giovani?"

VIC

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