martedì 1 marzo 2011

romantic non-sense which is digging into you and you're craving for sth


"Sai, io mi sento un pò anglosassone dentro"
disse lei sorseggiando un bicchiere di buon vino italiano dopo aver detto di preferire la birra.
"Sai, io vorrei che tu, tu fossi il mio sole"
disse lei e dopo un pò di tempo si sentì un pò presa per il culo.
"Sai, vorrei che in fondo le distanze non significassero nulla"
disse desiderando di sapersi teletrasportare come Goku quando diventa supersayan di un certo livello.
"Sai, vorrei capire quando è il momento esatto in cui ci si innamora di una persona, perchè quel momento lì è poca cosa, lo si può sconfiggere, quello che viene dopo, eh no, quello no, poi è peggio di voler trasformare l'acqua in vino, non siamo mica Gesù e comunque Gesù non ci viene in aiuto in nessun modo."
disse sempre lei.
"Sai, penso dovresti anche smetterla di angosciarmi e angosciarti"
disse lui, dopo che trovò una non tanto graziosa brunetta con cui trastullarsi.

Paga pegno, per qualche motivo. Paga pegno e viene divorata dall'invidia, anzi no, quale invidia, da un senso di ingiustizia profonda. Quella lì.
Quella lì non ha passato tutte quelle giornate rinchiusa in casa a dannarsi l'anima, eppure.
Si vede bene come Cechov avesse ragione, ma fa alcuna differenza?!
Vino. Vino Bianco.

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