martedì 1 gennaio 2013

I buoni propositi del nuovo anno


Realistic goals that you can keep!
1- La dieta detox come Gwyneth Paltrow.
2- Ridipingere le pareti di bianco e glicine
3- tre...
Risolvere certi problemi volgari che ci tormentano da parecchi anni. Nuove prime volte. Signorina Primavolta. Quando uno non fa altro che ascoltare quei tre con le maschere da scheletro ultimamente. La sensazione di essere pronti e ben disposti verso le "prime volte".
Spesso non ho idea di quello che dico o dei gesti che compio, colpa dei nervi. Dico e faccio cose che non penso a causa dei nervi credo. Da quasi qualsiasi punto si guardi la faccenda, neanche a me piace molto.
Non ne posso più di mandare avanti la vecchia baracca, se solo si riuscisse davvero a cambiare, a evitare la Noia, a smettere di essere abitanti del ventesimo secolo. Mi piace la Pulizia, c'è quell'atteggiamento laforguiano di misurare il circondario con dei parametri di Pulizia, oltreché strappare pezzi di tappezzeria da inviare a mia sorella. Spesso la Pulizia è faticosa e si passa per la Sporcizia, ma a tutto c'è un limite, questo è certo, non importa se senza ragioni. C'è un altro atteggiamento, fitzgeraldiano, di preoccuparsi del coraggio. Preoccupati del coraggio (figlia mia), non preoccuparti della public opinion, del past, del future, del growing old. Bold. Mi piacerebbe leggere molta più poesia così da sapere più di quello che so solo vagamente, volgarmente, mi piacerebbe davvero, dio solo sa perché non lo faccio, perché mi perdo. C'è un certo atteggiamento verdenaliano del non avere attitudine verso l'azione e quando comunque ci si prova la si distrugge con l'analisi. L'analisi, un problema volgare che proprio... A quel punto c'è da tornare all'atteggiamento fitzgeraldiano del preoccuparsi oltre che del coraggio che già da solo è una fatica di Ercole da coltivare, anche dell'efficienza. Figlia fortunata. Anno fortunato, il duemila e credici.

Ah, poi c'è la canzone anti jella.

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