Non so più cosa pensare, non so cosa pensare di quest'estate che ormai giunge al termine, del sole che riscalda fuori, ma dentro di me cosa c'è? Non so cosa pensare della mia pseudo-solitudo, non so da cosa è provocata, se è qualcosa dentro di me
non mi importa molto, se è tutta una serie di sfortunate congiunzioni astrali, al diavolo Antonio Capitani e il suo oroscopo poco serio. Dolceamaro, Saffo, mi sento su quella linea lì, omosessualità a parte chiaramente..oh Gesù, cosa sto dicendo?! Anche del mio "dire-non dire" non so cosa pensare, voglio vivere ancora nella pacata riflessione fino all'arrivo dello Zarathustra e poi quando questo sarà arrivato penso che cercherò di arrivare alle cose usando di più la filosofia del "Get to the point"..oh cazzo ma forse è già arrivato e io sono ancora 2.000 light years away from my point! Del resto, non so neanche cosa concretamente voglia dire ciò che ti ho scritto, anche perchè se le parole abbiano un senso concreto non l'ho ancora capito, ma mi aiutano, questo è certo, quindi vado avanti a scriverle. Tuttavia da qualche mese a questa parte- ormai parecchi mesi- a me va di parlare di una sola cosa: *, chiaramente! Come se ogni giorno nella mia mente si aggiungesse un nuovo tassello e poco importa che a furia di aggiunte prima o poi esploderà, non reggerà il contenuto. L'indifferenza verso il suo pensiero riesce a durare più o meno quanto la vita di una farfalla su questa terra, esagero, a volte non resiste che per più di un'ora. Un pò come quando una bulimica riesce per una settimana a smettere di abbuffarsi e poi tutto ritorna identico a prima. Così è. Il fatto è che in mezzo a tutti i fucking "I don't know" che posso interpellare e mettere in gioco a confodermi la confusa esistenza, più o meno una cosa la so per certo, così semplice e banale da sotterrarmi: mi piace, tanto, tantissimo, mi piace troppo tanto per riuscire a non farmelo piacere (perdonatemi il "troppo tanto" enfatico), a discapito di quanto tutti gli altri possano dirmi, anzi mi verrebbe solo da zittire quelle malefiche lingue biforcute, che diavolo mi importa dei loro opinabili giudizi,
chi mi consola ed esorta alla rinuncia, bah.. Per Giove, sono una classicista, mi rivedo solo nei modelli, sono alla ricerca di canoni di perfezione e lui è la mia perfezione e io a questo punto arrivo ad augurarmi che lo sia anche per un'altra persona di mia non-conoscenza, perchè altrimenti -mi chiedo- per cosa sono qui a sproloquiare??!! Quelle leggende metropolitane-platoniche di essere l'uno il
naturale completamento dell'altra, io sono stramaledettamente ingenua e ci credo ancora, del resto che tristezza non crederci per niente!
Avete presente quegli sfigati degli Stilnovisti, Dante Vita Nova in particolare?! Gesù, quanto mi riconosco in loro: riuscire a trovare gioia nel solo amarlo, anche da lontano, anche se segretamente, un sentimento così nobile e assoluto da riuscire a farti provare una vaga felicità.
Lightening could strike, ormai lo ben so e so anche che la vita non assomiglia neanche vagamente alla sceneggiatura di un film, tuttavia bisogna anche avere il coraggio a volte di saper vivere queste cose
favolose e lo dico rendendomi conto che nella sottile bugia, lui solo riflette la verità! E non sarebbe forse una cosa bellissima da fargli sapere un giorno?! Certo...