Gli racconterò di come sono stata in queste ultime settimane e gli dirò che pensavo di andare a Follonica anzichè studiare la sua cazzutissima materia.
La cosa buffa è che non sto studiando, ma faccio le 'pause studio', perchè le 'pause studio' sono sempre una cosa piacevolissima. Le riempio leggendo cose, immedesimandomi in cose, in quei linguaggi artistici prodotti da altri che io sfrutto come degli schiavi filippini. E' bello, perchè almeno una cosa l'ho imparata, cioè che il codice linguistico è pluripotenziale (che novità!) e tra le tante simpatiche cose che può fare c'è creare mondi impossibili (oh yes, si pensi all'uso letterario della lingua...). E' meraviglioso, non c'è il limite dell'esistente, non vi è un campo di esperienze stabilite a priori. E' tutto ciò ed altro che mi ha sempre fatto amare visceralmente la lingua.
Ecco, tra le tante cose lette nelle mie pause studio, c'era anche questa:
Ha 38 anni...Lui pensa che da qualche parte, nel mondo, incontrerà un giorno una donna che, da sempre, è la sua donna.
Ogni tanto si rammarica che il destino si ostini a farlo attendere con tanta indelicata tenacia, ma col tempo ha imparato a considerare la cosa con grande serenità.
Quasi ogni giorno, ormai da anni, prende la penna in mano e le scrive.
Non ha nomi e non ha indirizzi da mettere sulle buste; ma ha una vita da raccontare.
E a chi, se non a lei?
Lui pensa che quando si incontreranno sarà bello posarle sul grembo una scatola di mogano piena di lettere e dirle:
Ti aspettavo.
Oceano di mare
Alessandro Baricco
Non vi ha almeno un pò riscaldato il cuore?
non molto a dire il vero..sarà la disillusione :)
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