domenica 31 marzo 2013

kings and queens

Gigliola. Ragazza sveglia, piena d'iniziativa, come comunemente viene definita una ragazza come Gigliola, Anche lui, del resto, sveglio e pieno d'iniziativa, almeno così aveva creduto quando avevano deciso di sposarsi, anche questo dire "decidere" si dice così perché si dice, ma non è una vera e propria decisione, è un'iniziativa anche questa, l'iniziativa, appunto, di sposarsi, che vuol dire andare a letto insieme tutte le sere, aprire gli occhi insieme tutte le mattine, salutarsi con "buongiorno amore" o qualcosa del genere, ma niente biscotti Mulino Bianco, macine e altre cazzate, imbevuti nel latte schiumante, il caffè preso insieme al bar sotto casa, che tra loro, familiarmente, chiamano "il nostro baretto", insieme al metrò stazione Molino Dorino, ma con uscita a due fermate diverse, per ritrovarsi la sera, magari in centro città, toast integrale e spremuta di pompelmo, il cinema, L'ultimo dei Mohicani, appunto e per esempio, "Accoglilo, è Uncas, mio figlio", con relativo sottofondo buono a incamerarsi, o Apocalipse Now, con Cavalcata di Valchirie, eccessivamente eroica per tutti i giorni, a essere onesti, uscire con l'orrore appiccicato alla pelle che li accompagna fino alle due camere-notte con bagno, saletta e cucinotto nel comprensorio mattonellato e balconato di Molino Dorino - oppure la televisione.
I demoni
Genna, Monina, Parazzoli

Così. Succede proprio che i libri con la parola "demoni" nel titolo e/o nella cui trama si insinuano bombe da far esplodere (anche un album ci aggiungerei) mi piacciono in modo insano/perverso e inizio a pensare che nella mia vita precedente io fossi tipo una brigatista.

sabato 30 marzo 2013

GRIMES


Masturbations, masturbations,
the withered leaves of our sensations.

Mi manchi T. S.

Masturbations, puritan masturbations.
Masturbations, oggi avevo bisogno di te, ma tu sei troppo   solipsistico.
Oggi avevo bisogno di te in una nuova atmosfera che non ci faccia calcificare anche arterie reni e tessuti.
Ma come sempre avevi altro e di meglio da fare, canti e conti da far tornare.
MY LIFE JOURNAL con copertina rigida.
Sogni di California su uno skate con la mia mora migliore amica mi passano per la mente, sole, sole, palme, cuffie nelle orecchie e pelle abbronzata. Non ha niente a che vedere con il marzo ostile fuori dalla finestra. Ma con determinazione e impegno si avvera tutto, anche i sogni della California, anche volare giù da una finestra giocando a chi per primo si arresta, secondo me, se mi impegno, si può fare.
Ho la testa così piena che sarebbe meglio iniziare a girare il mondo, che il mondo in testa ho.
Lascerei così fluire liberamente come magma primordiale tanto cose calcificate, social networks alla vitamina D e ormone paratiroideo. rincorrerei anche io mia madre, nella tenebra passata presente e futura del fiume Congo.
Sai, madre, sono andata là fino al punto che non intravedo niente di veramente valido per l'esistenza che non sia inscritto nella dimensione dell'arte e della scrittura. Sai, madre mia, non mi sfugge nessuna suggestione, il potenziale di farla diventare visione, mi perdonerai per questi schizzi.
La mia Africa.

Amore piangi, perché mi sto allontanando.
Ma come fan presto, amooore, ad appassir le rose.