L'ho fatto. Sì, l'ho fatto di nuovo. Ho riaperto quel maledetto libro che ormai sapevo di non dover riaprire più, ma si sa che tutto quello che si conosce e che si sa spesso dista dalla verità. Va bhè non fa niente, ho imparato anche da questo libro a volere bene a fondo perduto.
'Non ricordi neanche in che città siamo. Cercheremo due camere separate, faremo provviste di affetto, per ballare e per pestarci tutto l'inverno. per farti fare degli straordinari straordinari. NON HO FATTO IN TEMPO A SALUTARTI, A PARLARTI, A ROVINARTI TUTTI I PENSIERI SU DI ME. e nelle poche scuole pubbliche a riverniciare il futuro. stiamo senza fiato a fissarci. critiche da tutte le parti, pareri sulle canzoni, paragoni paragoni paragoni. La tua vita non è una carriera lavorativa. E' venuto giorno fuori da questa stanza. Un nome che ti trema dentro. e ci metteremo a tremare come la California. ad urlare alla finestra e cosa mi esce dalle mani, quante persone hai partorito. Come è diventata la tua vita, quanto ti costo, come ti mantieni. Facevate l'amore stravolti. Dove sono quei file di ricordi. Il tuo periodo delle tre o quattro pere al giorno che era praticamente come dover pregare alla Mecca. e con un colpo di reni ti allontani prima tu, per istinto di sopravvivenza o per andare a morire sulla riva. e altre lettere di amore e di guerra scritte a computer, di frasi con il porto d'armi.'
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