venerdì 29 gennaio 2010

I fiori, i fiori, Parlami dei fiori.


Mi fa male la testa da quanta acqua ho rovesciato dai ponti di Madison County.
La capacità umana di soffrire è senza dubbio straordinaria e straordinario è una parola insulsa e che odio. Non è che per caso si possa fissare un calmiere, come quello per il pane, un non plus ultra del nostro niente?! Siamo progettati da un architetto mai laureato. Per esempio, perchè non sono nata piccione, pinguino, foca o volpe artica? Loro, sono convinta che non soffrano così tanto e non abbiano neanche bisogno del calmiere.
Fuori è buio, se volete prendetela pure come una citazione da Tiziano Ferro. Se vogliamo, io stessa quando mi tolgo i miei vestiti di pelle sono tout court una citazione di Tiziano Ferro, meglio ambientarmi con questa idea. Fuori è buio e c'è la taparella ancora alzata 10 centimetri, ma mi dicono che non posso vivere per sempre così. Voglio andare indietro e cancellare la parola avanti dai miei file. Vorrei essere fredda come un automa non solo fuori, ma anche dentro.
Scrivo questa frase poi staccherò computer, cellulare, telefono, qualsiasi mezzo per una decina di giorni o una decina di ore. Scrivo qui perchè non ho voglia di parlare con nessuno, me stessa compreso.
La cosamigliore poi è ascoltare nel frattempo un live di Jeff Buckley: Chicago 1995, attimi di silenzio: DON'T WANNA WEEP FOR YOU!!!!!!!

Checcazzo.

Nessun commento:

Posta un commento