Mostra di Doisneau alla galleria Forma a Milano. Ora è finita, ora ci sono esposti gli autoscatti di Martina Colombari, ma, tralasciando questo particolare, ci sono andata quella settimana in cui ho fatto tantissime cose, per la precisione il giorno stesso in cui sono andata al concerto dei National e il concerto dei National è qualcosa che uno si ricorda!
Ad ogni modo, non c'è verso che io quando vada a vedere una mostra non faccia la nerd con la mia moleskine e mi scriva qualcosa, mi appunti qualche frase che mi piace e che rimanga di ricordo.
Questa volta è toccata a questa, di Doisneau stesso: " Non mi sono mai chiesto perchè scattassi delle foto, in realtà la mia è una battaglia disperata contro l'idea che siamo tutti destinati a scomparire...sono deciso a impedire al tempo di scorrere. E' pura follia".
Ora, poco fa, stavo cercando delle foto riguardanti la Russia: parola chiave - russia, e dopo un lungo scorrere di immagini, ho trovato questa (quella su in alto) che mi è subito piaciuta in modo viscerale. Non so neanche, a dir la verità, se sia una fictional foto per così dire o qualcosa di reale; come, quando e dove sia stata scattata, ma in fondo poco importa.
E ogni volta che penso alla Russia e penso ai suoi boschi sconfinati mi sento come innamorata e rapita da uno sfarfallamento nello stomaco che risveglia quei brividi mistici e primitivi che l'occidente non possiede. Dérèglement de tous les sens.
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