venerdì 15 ottobre 2010

BUONANOTTE, VIAGGIA BENE





Non mi viene in mente niente di interessante da scrivere, cazzo. anche perchè poi l'ispirazione non conosce via e non conosce movimento, esiste in modo istantaneo, presenzia in modo instantaneo, un pò come faceva Dio, quando a catechismo mi spiegavano che aleggiava sulle acque, era tutto buio e lui aleggiava, col barbone e vestito di bianco, stava lì, e poi è successo tutto il casino che è successo: l'Eden, i serpenti, la città di Babilonia, Nerone che incendia i cristiani, le streghe sui roghi, Hitler che odia gli ebrei e Woody Allen che è un ebreo represso.e poi anche io, che sono qui a scrivere che non so cosa scrivere. Indi, potrei evitare di farlo. Solo che è venerdì sera e non mi va di uscire per tre motivi essenziali:
1. Me ne potrebbe fregare di meno ora come ora di finire a un qualche party dove c'è gente del tipo che si mette i crocefissi al collo e poi dice 'minchia io sono ateo, ma mi metto il crocefisso al collo perchè è trasgressivo e io me ne frego un po' di tutto', folle di beoti che fanno a gara per chi si concia peggio per essere alternativi risultando poi un assemblaggio di umanità molto alternativamente tutta uguale agli altri e trovano compiacimento in questo. trovano compiacimento nel citare Charles Bukowski affinchè li legittimi. Vabbè fate pure. Mi state tutti sulle palle, sappiatelo, quasi quanto i fashion bloggers. e poi sto continuando a citare continuamente la storia di 'Dio', che sinceramente io mi figuro uguale a Mr.E cantante degli Eels. Ah, questi rotti in culo mi stanno ancora più sulle palle perchè poi intasano la home page di Fb con mille album con mille foto (sempre tutte uguali chiaramente) dove fanno vedere come si divertono, mentre a me FB serve per controllare la situazione.
2. Avevo pensato di infilarmi i miei guanti di gomma gialla e pulire la cucina.
3. Ieri sera si è usciti, no. Dopo una settimana di vecchietudine dentro passata a rimandare ogni sera il varco della porta di casa perchè: "No, zero, cioè io sono troppo stanca, l'università mi distrugge. Dai, domani, va bene?! Baci baci", ieri sera sì è partiti con il piede giusto "Andiamo in birreria a Corvetto, fighissima, finalmente beviamo bla bla bla, siamo a Milano cazzo, non usciamo mai bla bla bla". Bhè un finale tutto da intuire: non abbiamo fatto in tempo a mangiare una pizza che tutta la poesia era scomparsa, i reumatismi sono tornati, si è sfoderata la copertina e in men che non si dica sul tavolo della cucina si stava giocando a scopa e io, non essendo mai stata un'arguta giocatrice di carte, anzi, mai stata una giocatrice di carte del tutto, mi sono ritrovata stesa sul divano con un bicchiere di nuovo cocktail pampero-sprite a guardare chi ha incastrato Peter Pan, peraltro sbavando come una povera vecchietta arrapata quale mi sento dentro all'entrata in scena di Riccardo Scamarcio. "Scamarciooo, perchè tu piaci tanto alle donne?" Eh, bambino te lo dico io perchè. Comunque vabbè, questo è stato il momento più eccitante della serata: vedere Scamarcio all'interno di un programma tipicamente medio-borghese per me che ho un blog che si chiama come si chiama. ah-ah-ah. capita.
capita, solo che tutto ciò messo insieme mi ha inibito dall'uscire anche questa sera, appuntamento con lo sgrassatore Chante Clair, tanto...
Sì, ma da settimana prossima si cambia. Siamo a Milano, cazzo. quindi
domenica sera programmone: Step Up 3D al cinema e, nel dubbio, io mi metto un crocefisso al collo.
Buonanotte e tanti cari venerdì sera eccitanti a voi.
E' bello avere vent'anni, anzi ventuno.

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