martedì 11 maggio 2010

Che Orfeo ti conduca dove devi andare


"E comunque non ci hanno neanche mai promesso niente. Ho scritto in cielo alcune frasi perchè tu le vedessi, ma c'era un vento feroce e troppi elicotteri.
Sei un pò triste perchè non abbiamo scopato. e le nostre parole erano anidride carbonica. Questo cielo fosforescente e i doppi vetri che non bastano per dimenticarci, i tuoi passi in corridoio tornando dal bagno. Alle porte chiuse dell'Europa. I consumatori e se piangevi era per un calo di zuccheri.
Quando finalmente usciranno le farfalle che hai nello stomaco.
per ritrovare delle parole.
Via, via prima che si ricordino di noi.
Ho incrociato PJ Harvey in aeroporto a Madrid, era molto magra.
Le nostre discussioni sull'origine dell'universo e sulla resina che non va più via dal parabrezza, la macchina parcheggiata per una settimana sotto un albero che sta fiorendo. Delle agenzie spaziali. i danni collaterali non saranno mai i primi a essere presi in considerazione. Ci fischiavano ancora le orecchie perchè i gruppi che hanno suonato avevano i volumi troppo alti o perchè qualcuno ci stava pensando. c'erano dei bagliori in fondo alla strada, ma non riuscivamo a capire se era un temporale o una discoteca. c'erano dei bagliori in fondo alla strada, ma non riuscivamo a capire se era un temporale o una discoteca. c'erano dei bagliori in fondo alla strada, ma non riuscivamo a capire se era un temporale o una discoteca.
E posso darti degli altri soprannomi stupidi per non prenderti sul serio."
Sono certe pagine di certi libri. Come sèmpre.

Nessun commento:

Posta un commento