domenica 24 febbraio 2013

Una vita che finisce nella carta. Approfondire.

take the time, take the time take the time to make the time
a light so dim.

una luce così debole.


ennui.



Può convivere una ragionata sterilità, ragionata nel senso che ci si è ragionati sopra e a furia di ragionarci si è diventati sterili senza più neanche pensarci, CON un profondissimo sentire?
Mi sembra di essere arrivata alla stessa situazione di Daisy Buchanan e, per così dire, io ritorni a qualsiasi cucchiaino da caffè che possa arricchirmi di un brivido. Chissà, lo leggeranno, ne faranno questioni amletiche, diranno le sue influenze giovanili sono state queste e quest'altre, lì si rintracciano delle derivazioni sememiche dal sèma tale, e la tesi, quella su Eliot.
Devo ragionare sul fatto che l'arte può davvero riuscire in qualche modo a riempire dei vuoti e portare gli spazi ammorbati dall'ennui all'antico splendore, mettendo a posto, buttando quel che non serve, lucidando e comprando un microonde nuovo.



The city sunset over me. Night and day, night and day I dream of making love, love to you baby.

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