Sto leggendo Pietroburgo di Andrej Belyj. Anno di composizione: 1911 - 1914
Lo trovo un romanzo bellissimo semplicemente perché succede che i capitoli terminino con frasi come questa:
" L'osso frontale però non poteva capire; la fronte era stretta e solcata da rughe trasversali, che gli davano l'apparenza di uno che pianga".
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